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Sonno e Salute

Gli effetti del sonno sulla produttività nei lavoratori dei paesi a basso reddito

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Il sonno è uno dei bisogni fondamentali per un essere umano che non viene garantito in condizioni di povertà, al pari dell’accesso a cibo, acqua, istruzione e sanità.

Il sonno è uno dei bisogni fondamentali per un essere umano che non viene garantito in condizioni di povertà, al pari dell’accesso a cibo, acqua, istruzione e sanità.

Il sonno degli abitanti più poveri delle aree urbane dei paesi in via di sviluppo è spesso caratterizzato da numerosi risvegli e da una ridotta durata. L’efficienza del sonno (ovvero il rapporto tra la durata del sonno e il tempo trascorso a letto) può raggiungere in questi casi valori molto bassi, paragonabili a quelli di un paziente affetto da sindrome delle apnee notturne. In pratica, può essere necessario trascorrere 1.4 minuti a letto per dormire 1 minuto.

Data l’importanza del sonno nel raggiungimento di una buona performance cognitiva, gli esperti ritengono che interventi di salute pubblica volti ad aumentarne la durata possano tradursi in un miglioramento degli indici economici dei paesi a basso reddito.

Uno studio condotto da Bessone e colleghi ha dimostrato che, in un campione di lavoratori indiani, concedere la possibilità di dormire per 30 minuti sul posto di lavoro può portare sia a un aumento della produttività che del benessere psicologico. Viceversa, aumentare la durata del sonno notturno non si traduce in un aumento del benessere personale e professionale.

Gli autori ipotizzano che differenze di efficienza del sonno spieghino questo risultato. Caldo, insetti, sovraffollamento, rumori esterni possono infatti essere causa di frequenti risvegli durante il sonno notturno dei lavoratori nelle proprie abitazioni, facendo sì che il sonno sul luogo di lavoro raggiunga una qualità più elevata.

I risultati dello studio suggeriscono che l’efficacia di politiche pubbliche volte ad aumentare la durata del sonno nei paesi in via di sviluppo sia più vincolata alla rimozione dei fattori che impediscono di avere un sonno ininterrotto e di buona qualità, piuttosto che all’aumento del tempo dedicato al sonno.

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Simone Bruno