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Dormi nel percorso di Santagostino

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A partire da Ottobre 2022, Dormi è il nuovo servizio disponibile all’interno del Percorso Insonnia presso il Centro Medico Santagostino.

Il Santagostino è una rete di poliambulatori specialistici completi, nota per la qualità elevata e tariffe accessibili dei propri servizi. Fondato nel 2009, il Santagostino nasce per rispondere a un bisogno crescente e insoddisfatto di una larga parte di popolazione: una medicina specialistica di alto livello, economicamente accessibile, che copra anche le aree scoperte dal SSN. Sleepacta si inserisce nell’ambulatorio disturbi del sonno, rispondendo perfettamente alla mission di Santagostino di basarsi sull’innovazione tecnologica per fornire soluzioni avanzate per migliorare il lavoro dei professionisti sanitari e la qualità di vita dei pazienti (https://www.santagostino.it/it/news/un-algoritmo-per-dormire-meglio).

Dormi è l’ algoritmo di intelligenza artificiale di Sleepacta che analizza ed rielabora tutti i dati fisiologici raccolti durante il sonno, riportando una vera e propria fotografia del sonno del paziente tramite un esame che si chiama Actigrafia. I dati sono raccolti attraverso un dispositivo wearable da indossare per più giorni e, in base all’esito, il professionista esperto di sonno saprà indirizzare il soggetto al percorso terapeutico più adatto per il proprio paziente. Non solo. Sarà finalmente possibile, quindi, verificare, attraverso misurazioni successive, i miglioramenti nel profilo del sonno ottenuti tramite la terapia adottata: questa tecnica è di fatto una valutazione strumentale oggettiva, che, affiancato ai tradizionali sistemi di valutazione, come i questionari, per loro natura, soggettivi, permette un’ indagine più approfondita e completa del soggetto.

 

L’insonnia e lo screening

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’insonnia si trova all’undicesimo posto nell’elenco dei disturbi cerebrali più importanti. Solo in Europa si stima che ne sia affetto tra il 6 e il 12% della popolazione con un peso socio-economico altissimo, pari a 50 miliardi di euro in costi diretti secondo le più recenti linee guida europee [1].

È la necessità di studiare il sonno in vaste popolazioni di soggetti, che ha spinto Sleepacta a lavorare alla creazione di questo servizio di screening e monitoraggio della quantità e qualità del sonno in maniera oggettiva, con accuratezza medicale, agevolato dalla raccolta di dati da parte di smartband commerciali (al cui interno un sensore accelerometrico rileva i movimenti di chi lo indossa), poco invasivi e facilmente reperibile sul mercato, e che rende il loro utilizzo possibile a soggetti di tutte le età (dai bambini agli anziani) e anche ai diversi profili clinici (come i pazienti psichiatrici).

 

L’accuratezza di Dormi e il suo impiego nello screening

 

Il valore di Sleepacta risiede proprio nell’algoritmo Dormi, applicabile in linea teorica a qualsiasi smartband che sia però sufficientemente sensibile e in grado di registrare i dati in maniera omogenea, con una frequenza al minuto. La natura “agnostica” di Dormi rispetto al dispositivo (usato solo per la raccolta dei dati), è dovuta alla validazione del sistema ottenuta grazie alle oltre 300 registrazioni in contemporanea dei dati raccolti con smartband/Dormi vs al Gold-Standard (Polisonnografia, PSG).

Non è solo il servizio di screening e monitoraggio che rende Sleepacta un prodotto davvero innovativo, ma anche la sua applicabilità e fruibilità in quanto generatore di refertazione automatica dei dati raccolti: tramite una piattaforma di interfaccia il professionista ottiene un report con tutti i parametri registrati, insieme rappresentazioni grafiche e visualizzazioni per agevolare l’interpretazione dei dati raccolti.

 

L’importanza del buon sonno

 

Ma perché il buon sonno è così importante? Tipicamente il disturbo del sonno è accompagnato da un impairment diurno ovvero a dei risvolti pratici negativi che si ripercuotano sulla vita quotidiana e lavorativa di chi ne è vittima. Quindi, da una parte riducendo la produttività sul lavoro e dall’altra aumentando il rischio di incidenti stradali, cadute, errori e incidenti sul lavoro. I numeri parlano chiaro: la privazione di sonno è responsabile di almeno il 20% degli incidenti stradali (per via della sonnolenza diurna) [2]; è associata ad irritabilità [3] del soggetto, ad un ridotto rendimento scolastico nei ragazzi [4] e ridotto rendimento lavorativo negli adulti (maggiori incidenti sul lavoro), oltre che, a lungo termine, è anche correlata ad una maggiore incidenza delle malattie cardiovascolari (ipertensione, fibrillazione atriale, ischemie, embolie polmonari) [5].

Quand’è che si parla di insonnia? Si parla di disturbo da insonnia cronica quando questo si presenta almeno tre volte alla settimana, per tre mesi consecutivi. Da non confondersi con gli episodi sporadici che possono verificarsi prima di eventi particolari (come un esame o un ricovero ospedaliero) e che si risolvono in pochi giorni. Di fatto, per diagnosticare il disturbo oggi si ritiene fondamentale anche l’impairment diurno.

L’esame Gold Standard per il monitoraggio del sonno è la Polisonnografia (PSG), ma presenta numerose limitazioni, ben note ai professionisti del sonno e ai loro pazienti. È un esame costoso, operatore-dipendente, complesso e invasivo: tipicamente causa essa stessa di sonno disturbato. L’actigrafia, invece, permette una valutazione del sonno in condizioni “naturalistiche”, consentendo quindi un monitoraggio protratto nel tempo (anche fino a sette giorni). L’actigrafia è uno strumento riconosciuto dalle linee guida europee sul sonno1 come strumento diagnostico accettato nella determinazione del ritmo sonno-veglia; non è invasivo, essendo un «orologio da polso» e quindi l’adesione dei pazienti alla terapia, ovvero la compliance, di chi viene sottoposto all’esame, risulta essere estremamente elevata.

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Redazione Sleepacta

Referenze bibliografiche: