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Estendere il sonno per migliorare la prestazione sportiva

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Foto: DALL-E

Da numerose ricerche scientifiche emerge chiaramente l’esistenza di una stretta relazione tra il sonno e la pratica sportiva. Una notte senza sonno, così come l’accumulo di debito di sonno nel corso di diverse notti consecutive, possono avere un impatto significativo sugli atleti e portare conseguenze negative per le loro prestazioni fisiche e cognitive. Una revisione sistematica della letteratura condotta da Bonnar e colleghi suggerisce che estendere la durata del sonno, anche attraverso pisolini pomeridiani, rappresenta la strategia più efficace di gestione del sonno volta a massimizzare la prestazione atletica.

L’abilità di un atleta di raggiungere il massimo potenziale e ottenere successo è influenzata da diversi fattori, tra cui la condizione fisica, l’alimentazione e il sonno.

La privazione di sonno in particolare, anche quando parziale e distribuita su più notti, può influenzare diversi aspetti della prestazione atletica. Gli esercizi di potenza muscolare e di natura anaerobica sono più suscettibili agli effetti negativi, mentre l’esercizio aerobico e di forza sembrano subire impatti minimi.

Anche la componente cognitiva risente anche della mancanza di sonno, con rallentamento dei tempi di reazione, nel movimento motorio fine, nella memoria, nella capacità di prendere decisioni in tempi brevi e nell’umore. Ma il risultato interessante riguarda come poco sonno danneggi abilità tecniche specifiche per ogni sport, come ad esempio il tiro libero nella pallacanestro.

Nonostante l’importanza riconosciuta da sportivi e allenatori di un’ottimale gestione del sonno per massimizzare la performance, i disturbi del sonno sono comuni negli atleti sia durante periodi di allenamento regolare che come risposta a carichi di lavoro intensi. L’insonnia e la ridotta durata sono le cause più comuni.

Per ottimizzare le prestazioni, sono stati sviluppati interventi mirati a migliorare l’igiene del sonno ed estendere il tempo passato a letto da ogni atleta. Da una revisione sistematica della letteratura condotta da Bonnar e colleghi, è emerso come gli interventi più efficaci per migliorare la prestazione siano quelli basati sull’aumentare la durata del sonno giornaliera degli sportivi, anche ricorrendo al pisolino pomeridiano.

Un’adeguata gestione del sonno rappresenta dunque un presupposto necessario per l’espressione del potenziale performativo di ogni atleta e dovrebbe essere inclusa nel programma di allenamento.

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Francesca Ferri

FONTE: Bonnar, D., Bartel, K., Kakoschke, N. et al. Sleep Interventions Designed to Improve Athletic Performance and Recovery: A Systematic Review of Current Approaches. Sports Med 48, 683–703 (2018). https://doi.org/10.1007/s40279-017-0832-x

LINK: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29352373/