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Il ruolo della melatonina nel trattamento dei disturbi del sonno

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Image by diana.grytsku on Freepik

Recenti studi hanno dimostrato come la melatonina possa migliorare la qualità del sonno ed essere un utile alleato contro i disturbi che vi sono associati. Questo ormone, coinvolto nella regolazione del ciclo sonno-veglia, potrebbe offrire una nuova opzione di trattamento anche per la sonnolenza eccessiva diurna e i problemi legati al ritmo circadiano.

L’uso di integratori a base di melatonina si sta progressivamente affermando come potenziale trattamento di disturbi del sonno molto diversi tra loro.

La melatonina mostra particolare efficacia nel trattamento dei disturbi circadiani, siano essi secondari a condizioni ambientali (quali il lavoro notturno o la sindrome da jet-lag), secondari a condizioni patologiche (quali il morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer), oppure non secondari a nessuna condizione esterna o patologica. In questi pazienti, la somministrazione dell’integratore con particolari tempistiche è capace di regolarizzare il ritmo sonno/veglia e di sincronizzarlo con il ritmo solare.

Il suo ruolo nella regolazione del ciclo sonno-veglia la rende utile nel trattamento dell’insonnia, soprattutto nell’anziano, nel quale la produzione di melatonina tende a essere più bassa come conseguenza del normale processo di invecchiamento. Mimando l’azione della melatonina endogena, la melatonina può migliorare la qualità del sonno aumentandone la durata, migliorandone l’efficienza, riducendo il tempo necessario ad addormentarsi.

La melatonina ha dimostrato effetti positivi anche in pazienti affetti da disturbi respiratori del sonno, il più frequente dei quali è la sindrome delle apnee ostruttive, caratterizzata da russamento, momentanea ma ripetuta interruzione della respirazione durante il sonno, frammentazione del sonno, eccessiva stanchezza diurna. Recenti studi hanno dimostrato come la melatonina sia in grado di alleviare le complicanze associate a questo disturbo, quali l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue, l’ipertrofia cardiaca, aumento dello stato infiammatorio generale.

La melatonina potrebbe rappresentare una nuova opzione di trattamento anche in disturbi caratterizzati da eccessiva sonnolenza diurna a fronte di un sonno notturno normale. In pazienti affetti da narcolessia, la melatonina si associa a una modifica dell’architettura del sonno notturno, in particolare a un aumento della durata del sonno REM.

Nel complesso, l’integrazione di melatonina ha mostrato potenziale utilità nel migliorare la qualità del sonno e nel trattamento di un ampio spettro di patologie ad esso associate.

Placeholder autore articolo
Giovanni Cenerini

FONTE: Xie, Z., Chen, F., Li, W. A., Geng, X., Li, C., Meng, X., Feng, Y., Liu, W., & Yu, F. (2017). A review of sleep disorders and melatonin. Neurological Research, 39(6), 559–565. https://doi.org/10.1080/01616412.2017.1315864

LINK: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28460563/